CURCUMA UNA SPEZIA DALLE GRANDI PROPRIETA’
Quella che comunemente chiamiamo curcuma ed utilizziamo in cucina o per le sue proprietà benefiche è, in realtà, la radice della pianta “Curcuma longa”, un rizoma esattamente come lo zenzero ed il cardamomo. Esistono diverse specie di curcuma, ma la curcuma longa è la più comune ed utilizzata.
La curcuma viene anche chiamata “zafferano d’India” perché molto utilizzata in Asia ed in India in particolare, base essenziale per la preparazione del famoso curry al quale conferisce buona parte del particolare colore ed odore. Il curry, infatti, non è “la spezia della pianta del curry”, che non esiste, ma una miscela di spezie che può variare di volta in volta e con gusti molto diversi. In Italia, di solito, nei supermercati c’è un solo tipo di curry, ma in Asia, volendo comprare del curry, si riceverà inevitabilmente la domanda “Quale curry vuole?”.
A Taiwan, anche nel più piccolo dei supermercati, c’è solo l’imbarazzo della scelta per il grande assortimento di curry ed a volte è difficile scegliere quello giusto in quanto, oltre al nome di fantasia, c’è la descrizione degli ingredienti, ma questa, se non si sa il risultato della miscela, dice ben poco.
Ma torniamo alla curcuma. La pianta non dice un granché salvo per i bei fiori e la meraviglia è sottoterra, nel grande rizoma ramificato (somiglia molto a quello dello zenzero) ed arancione.
Nel rizoma sono racchiuse tutte le proprietà benefiche della curcuma e si raccoglie in autunno.
In Italia, al contrario dello zenzero, non è facile trovare la radice intera e fresca (però sta venendo di moda e la vedo più spesso di anni fa), ma è facile trovarla in polvere anche nei supermercati e nei discount.
La curcuma è un potente colorante usato sin dall’antichità e, per questo motivo, attenzione a non sporcarvi perché potreste ritrovarvi la camicia di uno stupendo ed intenso colore giallo!
La curcuma in cucina
Una spezia eccellente e camaleontica perché, anche se colorerà qualsiasi pietanza di giallo, usata con sapienza, esalterà i sapori e gli odori non solo delle altre spezie – non li coprirà – ma anche delle normali ricette italiane: gli spaghetti aglio e olio con la curcuma diventano speciali, profumati e ricchi, ma anche una semplice salsa all’olio con dei pomodorini di Pachino acquisterà un gusto diverso. Provare per credere e, nella sezione “Ricette”, troverete i miei esperimenti che hanno riscosso maggior successo con i miei amici italiani.
La curcuma per le sue proprietà benefiche
Nella medicina tradizionale cinese, la curcuma è utilizzata come integratore alimentare naturale, antinfiammatorio, antistaminico, analgesico, antiossidante, epatoprotettore e stimolante delle vie biliari. Sarebbe già abbastanza, ma non è finita qui: abbinando la curcuma ad altri prodotti naturali, si attivano ulteriori qualità. Per esempio, curcuma e miele sono anche un potente antibiotico naturale.
Un paio di cucchiaini da caffè di curcuma, miele e pepe nero (vedi più avanti per la ricetta), aiutano senz’altro a mantenersi in forma in maniera molto semplice ed economica, senza controindicazioni salvo, ovviamente, intolleranze personali.
Aggiungendo un pizzico di curcuma alla preparazione del cibo è comunque salutare, è efficace nella prevenzione del diabete, abbassa i livelli di insulina e di trigliceridi nel sangue. Indirettamente contribuisce a perdere grassi (non fatevi illusioni, dovreste mangiarne in quantità smisurata e, se non fate attività fisica non risolvete nulla) ed è un fantastico antiossidante.
Gli ingredienti della mia semplice ricetta per tenermi in forma.
LA MIA RICETTA
Preparare una certa quantità di prodotto rispettando queste proporzioni: un cucchiaino da caffè di curcuma, mezzo cucchiaino di pepe nero ed un cucchiaio di miele. Prenderne un cucchiano da caffè la mattina ed uno la sera.
Ho usato la parola “attivare” e questo è l’unico problema della curcuma: se usata da sola, non avrà nessuna virtù terapeutica ma svolge solo il suo compito di spezia. La curcuma, per essere assorbita dall’organismo, deve essere “attivata”, il che significa, molto semplicemente, che va mischiata con del pepe nero o del tè verde. La dose ideale da prendere tutti i giorni, è di un paio di cucchiaini da caffè al giorno. Io preparo un barattolino rispettando queste proporzioni: un cucchiaino da caffè di curcuma, mezzo cucchiaino di pepe nero ed un cucchiaio di miele. Volendo, la curcuma si può attivare anche mischiandola con dell’olio d’oliva o del grasso (per esempio il burro), ma preferisco miele e pepe nero che sono anche abbastanza gradevoli.
In erboristeria è facile trovare dei preparati già pronti, pillole, tisane ed oli, ma preferisco prepararla da me utilizzando la stessa curcuma che uso per cucinare. Riuscendo a trovare il rizoma fresco, può essere usato sulla pelle per curare piccole ferite, scottature e punture di insetti.
Kate Chung © 06/2016
Riproduzione Riservata
I principi attivi della curcuma
Curcumina, canfora, cinerolo, amido, fibre, flavonoidi, polifenoli, vitamina C, turmerone.
Alcune delle sue principali proprietà benefiche
1. Antinfiammatoria: è in grado di ridurre le infiammazioni nell’organismo soprattutto quelle che coinvolgono le articolazioni.
2. Azione depurativa: aiuta il corpo ad espellere le tossine.
3. Coleretica: incrementa la produzione della bile e favorisce il passaggio verso il duodeno.
4. Antiossidante: aiuta a combattere l’ossidazione cellulare e lo sviluppo dei radicali liberi.
5. Antitumorale: sembra, da alcuni studi recenti, che la curcumina blocchi il progredire delle cellule tumorali.
6. Cicatrizzante: il rizoma fresco si può applicare direttamente sulle piccole ferite e morsi d’insetti.
7. Stabilizzatore glicemico: è raccomandata in caso di diabete, perché è un alimento ipoglicemico e abbassa i livelli di insulina.
8. Digestivo: favorisce il buon funzionamento dell’attività gastrica.
9. Neuroprotettivo: la curcuma è in grado di ostacolare le patologie neurodegenerative quali il morbo di Alzheimer.
10. Antibatterico, antistaminico, antibiotico.
11. Protettore cardiovascolare: favorisce la fluidificazione del sangue e aiuta a regolare il colesterolo.